TELEVISIONE

Bandersnatch (Black Mirror): Liberi di scegliere o di credere di avere una scelta?

Incentrata sui problemi della società di oggi soprattutto riguardanti le innovative tecnologie, Black Mirror è una serie tv britannica che ha riscosso un incredibile successo. I nuovi media e l’assuefazione ad essi sono gli argomenti principali del prodotto, pur essendo un’opera antologica in cui ogni episodio è a sé stante. L’ultimo è stato ovviamente uno dei più discussi. Uscito su Netflix a fine dicembre, Bandersnatch è un vero e proprio film interattivo. Lo spettatore ha infatti la possibilità di decidere le mosse del protagonista (interpretato da Fionn Whitehead) e cambiare il finale in base alle proprie scelte.

Quando arriva uno dei momenti in cui c’è la possibilità di scegliere, chi sta guardando l’episodio può così usare il mouse per decidere il destino della storia. Il tempo per la scelta è però limitato (se si aspetta troppo sarà Netflix stesso ad andare avanti con una delle due opzioni). Inoltre le due possibilità spesso sono uguali (come ad esempio “Digli di più” e “Continua a spiegare”) e portano a volte alla stessa conclusione. I finali possibili sono ovviamente molteplici ma alcuni di questi avvengono prima del previsto e lo spettatore deve ricominciare per prendere una decisione diversa.

Proprio per la vasta quantità di possibili scenari e per la complessità dell’esperimento, la creazione del progetto ha richiesto moltissimo tempo. Bandersnatch è però diventato così il primo contenuto interattivo di Netflix destinato ad un pubblico più adulto (le prime produzioni interattive erano infatti opere per bambini).

La trama ruota attorno all’invenzione di un videogioco basato su un romanzo interattivo (chiamato appunto Bandersnatch). Il giovane programmatore Stefan ad un certo punto inizia anche a sospettare di essere effettivamente controllato da forze esterne. A questo punto lo spettatore può anche rivelargli che si tratta proprio di un programma di intrattenimento di Netflix.

Al di là dei gusti e delle possibili incongruenze che potrebbero essere trovate in questo episodio speciale di Black Mirror, c’è una cosa importante che dovrebbe far riflettere (come ogni storia della serie tv). Le scelte che facciamo, o che pensiamo di fare, raccontano sempre qualcosa di noi. In Bandersnatch ci sono quasi sempre due vie opposte da seguire: quella che mantiene Stefan sulla retta via – che ad esempio rompe il computer piuttosto che urlare al padre – o quella che rende il ragazzo uno psicopatico in preda a crisi di nervi o addirittura un assassino. Ovviamente si tratta sempre e comunque di fiction quindi le opzioni su cui clicchiamo non indicano in modo specifico per forza o la purezza della nostra anima o la voglia di essere cattivi ma sicuramente ci fanno imparare qualcosa in più sulla nostra persona.

Gaia Giovannone

"Mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo"