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Pioggia di stelle al Teatro Brancaccio per “La Pellicola d’oro” | VINCITORI

In una serata non propriamente stellata su Roma, si sono accese le luci della ribalta al Teatro Brancaccio venerdì 3 maggio per i cosiddetti “titoli di coda” dei migliori film italiani del 2018. Ripartiti per ogni ramo produttivo cinematografico, gli uomini e le donne che si sono alternati sul palco de “La Pellicola D’oro”, condotto dalla giornalista Roberta Serdoz, hanno ottenuto la prestigiosa statuetta, grazie proprio ai voti dei loro colleghi. Dall’attrezzista di scena ai capi elettricisti, fino ai più noti direttori di produzione e attori protagonisti: il talento è servito!

“LA PELLICOLA D’ORO”, I VINCITORI

Dopo un’attenta selezione delle cinquine, i 190 professionisti del settore hanno scelto i seguenti vincitori: Claudia Cravotta (Dogman) come direttore di produzione; Andrea Doria  (Moschettieri del Re – La Penultima Missione) come operatore di macchina; Daniele Verdenelli– (Euforia) come capo elettricista; Paolo Bovi  (Otzi e il Mistero del Tempo) come  capo macchinista; Roberto Serafini  (La Befana Vien di Notte) come attrezzista di scena; Antonella Bachini (Moschettieri del Re – La Penultima Missione) come sarta di scena; Fabio Traversari (La Befana Vien di Notte) come tecnico di effetti speciali; Tirelli Costumi (Moschettieri del Re – La Penultima Missione) come sartoria cineteatrale; Massimo Chessari (La Befana Vien di Notte) come capo costruttore; Giuseppe Liotti (Dogman) come storyboard arstist; Marco Stefanelli (Moschettieri del Re – La Penultima Missione) come maestro d’armi; Stefano Grosso (Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione) come creatore di effetti sonori. A scegliere il Premio Qualità ci ha pensato da quest’anno una commissione speciale, composta da 8 professioni di fama internazionali, dallo scenografo Premio Oscar Gianni Quaranta al giornalista Franco Mariotti, che ha selezionato la pellicola di Paolo Sorrentino “Loro 2” per la miglior ricerca artistica e produttiva dell’opera filmica da parte del produttore.

A concludere la lista dei vincitori ci han pensato due grandi volti del cinema italiano: Anna Foglietta (Un giorno all’improvviso) e Alessandro Haber (In viaggio con Adele).

“LA PELLICOLA D’ORO”, TRA OMAGGI MUSICO-TEATRALI E GRANDI VOLTI

La nona edizione de “La Pellicola d’Oro” verrà ricordata dagli ospiti pure per i grandi volti apparsi sul red carpet e l’intrattenimento musico-teatrale, offerto dal coreografo Manolo Casalino e dalla Banda Musicale della Marina Militare Italiana. Dall’introduttivo inno di Mameli fino alla sfrenatezza di “Crazy in Love” con le immagini di “50 sfumature di grigio”: il pubblico si è potuto godere uno spettacolo variegato, in grado di omaggiare a pieno tondo il cinema internazionale, fra un premio e l’altro. Oltre ai suoni, però, si sono succeduti grandi artisti sul palco, pronti a rivendicare il ruolo del cinema italiano e la battaglia contro la pirateria, come nel caso dell’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, attualmente Presidente dell’Associazione Anica, o a raccontare aneddoti del passato, come ha fatto l’applauditissimo Lino Banfi, nel ricordo dei suoi lavori con Edwige Fenech.

Saliti invece con uno scopo puramente onorifico ci han pensato il produttore Bruno Altissimi – che ha parlato di un “mestiere vissuto dalla mattina alla sera sul set” -, l’attrice Margherita Buy e il regista Roberto Girometti. Menzione a parte va fatta per l’intramontabile Christofer Lambert, arrivato al Brancaccio per ritirare la targa a nome delle troupe italiane e promuovere le sue ultime fatiche cinematografiche.

Chiudono la parata delle stelle, alcuni artisti seduti in platea solamente per godersi la serata, dalle attrici Giovanna Rei, Elena Bonelli e Annalisa Arena alla scrittrice Debora Scalzo, fino al presentatore Beppe Convertini e il regista Neri Parenti.



Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).