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“Femmina” il romanzo della dignità di Remo Croci | Recensione e Intervista

Ci sono molti modi per conoscere i silenzi della paura. Accanto al fuoco dell’angoscia si ripetono storie che diventano sagome. Rocce enormi che schiacciano la vita, castighi che trasudano dolore. E le storie, quelle brutte che cadono sotto braccia tese e sguardi persi, oscillano come se vivessero di sostanza propria.Sostanza marcia, malata, sfibrata, che lascia un mucchio di interrogativi negli occhi e domande mute sulle labbra. Perché quelle stesse storie bisogna chiamarle per nome, inciderle nella verità. Storie di omicidi, di femminicidi, di tragedie che hanno carbonizzato la bellezza che toccava ogni cosa, fino al piccolo dettaglio.


Ecco allora che il romanzo noir Femmina di Remo Croci mette insieme tutto ciò che si è spezzato per mano di qualcuno interrompendo i sorrisi, la quotidianità. Nessuno può ridare vita a chi non c’è più, ma garantire giustizia e scoprire la verità su un delitto significa assicurare un filo di pace nell’animo. E saranno il maresciallo dei carabinieri Peluso e l’investigatore privato Lampo a seguire casi di cronaca complicati per chiudere il cerchio. Entrambi partono prima dalle Marche, da San Benedetto del Tronto, per arrivare nei borghi del Salento.

    Lì era accaduto il fatto. Guardando vicino al letto del piccolo torrente, in quel periodo in secca, fu attratto da un piccolo oggetto. Si avvicinò per controllare meglio. Si trattava di un fermaglio, usato dalle donne, per legare i capelli. Era di color bianco, di plastica, con una molla che mostrava una parte di ruggine. Lo raccolse e senza toccarlo troppo, prima di conservarlo nella tasca della sua giacca, lo guardò intensamente. Si accorse che aveva nella parte interna una scritta, un nome però quasi cancellato.

    Nel romanzo Femmina si colgono soprattutto i dettagli. Ce ne sono di interessanti che nulla tolgono, però, alle storie che parlano di rovina morale, di vendetta, di morti violente, che custodiscono anche la volontà di cercare il giusto percorso dei fatti.

    Lo scrittore Remo Croci, giornalista ed inviato delle reti televisive Mediaset che ha seguito i casi più importanti di cronaca nera avvenuti in Italia,riesce a dissotterrare le emozioni ed affida al lettore qualcosa che appartiene a chi si lascia guidare dai libri: il ricordo, la speranza, la rabbia, la verità, le scelte. La sua è una penna pulita, senza giri nel vuoto, in uno stile accattivante, quello del mistero, tipico del noir. Ma traspare anche l’umanità del giornalista che fa un passo indietro quando si tratta di tutelare la dignità delle vittime o dei familiari di esse. Perché la notizia di cronaca nera non ha bisogno del gossip per essere lanciata. Ha bisogno di un modo asciutto di essere esposta e di correttezza morale per non infangare la dignità di nessuno. E Remo Croci, da professionista, lo sa benissimo.

    Con Femmina si avverte il coraggio di vivere come si dovrebbe e si vorrebbe: senza vendere la dignità. È stato difficile farlo attraverso un romanzo noir?

    Non è mai facile voler rappresentare il proprio essere attraverso un noir, con Femmina ho posto in evidenza l’elemento dignità in modo più esplicito e spero che il lettore possa capire che rispecchia molto il mio stile di vita.

    I casi che impegnano Peluso e Lampo prendono la direzione della verità. Hai creato dei Don Chisciotte all’inseguimento di un sogno, quello di rendere più dignitosa e sopportabile la vita nelle sue brutture?

    Peluso e Lampo rappresentano lo spaccato di vita cittadina confinata alle periferie, ai margini delle grandi metropoli dove tutto è più caotico e dove la verità fa fatica ad emergere. I due protagonisti invece sono i rappresentanti di chi vive in maniera semplice alla ricerca quotidiana della verità negli episodi che trattano.

  Il romanzo Femmina, che ha ricevuto il prestigioso Premio Città di Firenze, presenta anche quattro racconti scritti da altrettante donne. Si tratta di un piccolo contributo rosa che simescola al noir di Croci. In copertina un’opera tratta dalla mostra Seven Rooms di Rita Bruni.

Titolo: Femmina

Autore: Remo Croci

Casa editrice: Il Caffè del Marinaio

Pagine: 114

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.