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Carosello Carosone, in arrivo l’omaggio al “Maradona della musica” | PRESENTAZIONE

Prosegue l’impegno culturale della Rai fra narrazione e storia: a prestare il volto simbolico di tale movimento ci pensa stavolta Renato Carosone, il genio napoletano che ha rovesciato i canoni dello swing e della musica dal vivo nel ‘900. Attraverso il film tv “Carosello Carosone”, in onda questa sera, giovedì 18 marzo, su Rai 1, la prima rete pubblica celebrerà il fenomeno musicale fra le due guerre mondiali, dagli studi al Conservatorio di San Pietro a Majella ai viaggi intercontinentali, fino alla vetta raggiunta a New York nel 1958, al Carnegie Hall, dove si esibì col suo Sestetto.

A donare il suo volto ci pensa Eduardo Scarpetta, neofito nel mondo della musica (“non ho mai toccato uno strumento nella mia vita, così come non avevo cantato fino ad ora”), ma pronto a donargli quello spirito partenopeo grazie alla vicinanza geografica coi luoghi del set e alla capacità teatrale raggiunta negli anni di gavetta (L’amica geniale, Capri-Revolution). Accanto a lui prefigurerà Vincenzo Nemolato, famoso per i suoi ruoli in Paradise e Gomorra 2, che vestirà i panni dell’eccentrico batterista Gegè di Giacomo, anche in tal caso con non poche difficoltà tecniche: “c’era lo scoglio artistico – rivela l’attore in conferenza stampa – ma grazie al coach Mariano Barba Junior ho appreso questo strumento e mi son saputo muovere con scioltezza, imparando a concepire la vita in maniera diversa”. E infatti questo mood, quasi all’opposto col clima respirato nei mesi di riprese – a Ottobre, in piena seconda ondata (ndr) – si sposa coi due giovani produttori di Groenlandia Matteo Rovere e Sydney Sibilia, che si accingono a realizzare il primo biopic della loro storia: “ci ha saputo mettere di buonumore. L’idea è nata proprio dall’ascolto in un bar di “Tu vuo’ fa l’americano”, ma abbiamo apprezzato soprattutto come Carosone riuscì a stare dietro alla sua musica, condividendo il successo con tutti”. Un trait union che vien riconosciuto pure dai vertici Rai, che ne avvertono col vice-direttore di Rai Fiction Fabrizio Zappi il primo esempio di personaggio g-local, ovvero il collante ideale fra patrimonio familiare e contaminazioni estere, da quelle africane dove incontrerà pure il suo grande amore Lita Levidi (interpretata da Ludovica Martino) e quelle americane dove per l’appunto raggiungerà l’apice. Inoltre la pellicola diretta da Lucio Pellegrini ruoterà su un aspetto per certi versi esclusivo, ovvero sula completa identità della ballerina come ragazza madre, grazie alla testimonianza del figliastro Pino durante le riprese : “possiamo dire con certezza – ammette il regista – che questo è lo scoop del film, non presente nel libro dal quale ci ispiriamo di Federico Vacalebre (“Carosonissimo” prodotto da Arcana Editore, ndr)”.


Ricordiamo però che il film, rivedibile pure nei prossimi giorni sulla piattaforma RaiPlay, punterà sulla celebrazione artistica positiva del pianista partenopeo, “contraria agli squilibri che si vedono nelle persone che si avvicinano alla musica” come ricorda l’autore delle musiche Stefano Bollani, contribuendo a un progetto di rinascita quanto mai attuale per il periodo storico dove siamo piombati.

Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).