LIBRIUNO SGUARDO SU...

“Ordine nel disordine” di Alice Gransassi Ferretti | RECENSIONE

Le paure ci vengono a prendere di peso. Diventano padrone dei nostri respiri, si impossessano anche della voce. Sudiamo freddo dinanzi alla paura che crea scompiglio emotivo. Un po’ come i dubbi, quando non sappiamo cosa fare o decidere finiamo in mare aperto sballottati dalle incertezze che ci risucchiano le forze riducendo in poltiglia i pensieri. Diventiamo così automi o dannati, a seconda dei casi. In quei momenti lì, sei solo nel buio. Tutto si annebbia, si offusca. Fagociti preghiere e speranza affinchè tutto finisca presto. Ti auguri che tu possa uscire subito dal blackout che ti ha paralizzato lingua e movimenti. Succede anche di fronte ai dubbi, che spesso poi palesano delle verità, diventi burrasca. Una iena con il sangue agli occhi per la rabbia. Ognuno ha il suo modo di affrontare le diverse emozioni che creano ordine e disordine. Due facce della stessa medaglia che escono allo scoperto in modo inaspettato che ti buttano a terra e che ti irrobustiscono il carattere. Niente è facile nella vita, soprattutto nel gestire i sentimenti. Allora, se non ce la fai da solo, fatti aiutare. Chiedere aiuto, cercare un abbraccio, non significa essere deboli, anzi. Avere personalità e imbastirla di vita, di cuore, fa di noi delle belle persone. La cattiveria non hai mai fatto bene a nessuno neanche a chi la usa per campare.

In Ordine nel disordine di Alice Gransassi Ferretti entri nella vita di due donne, Anna e Alessia. Sei tormento e pace, gelosia ed affetto, distanza ed abbracci. Anna ha una madre acquisita, Alessia. La sua è venuta a mancare quando lei era neonata. Entrambe hanno conosciuto il bullismo, la cattiveria gratuita che inizialmente ti lascia senza parole. Incassi, all’inizio. Poi, forte della tua superiorità, ignori. Si sa, la cattiveria urla come l’ignoranza, ma l’intelligenza tace. Anna e Alessia si ritrovano sotto lo stesso tetto a guardarsi, osservarsi, studiarsi, per entrare appieno l’una nella vita dell’altra. Le paure, i dubbi, si smontano sapendo ascoltare per ricevere un aiuto, una dritta, un sostegno. Esserci significa non bastarsi.

Limpida la narrazione. La storia non conosce il mistero del non detto. Tutto è scritto e il lettore riesce a sentire il battito delle emozioni tanto è chiara la scrittura e forte il messaggio. 

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.