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“Storia di un padre illegittimo” di Ivan Schena | RECENSIONE

Non scegli di essere figlio. Ti ritrovi ad esserlo anche quando uno dei due genitori non ti vuole o, nel peggiore dei casi, entrambi ti rifiutano. Tu, figlio, per loro sei come l’erba spinosa. Eppure, sei il ritratto di tutti e due. Ami quello che ti sta accanto e desideri avere affianco quello che ha deciso di non esserci. Senti la mancanza, soffri per il vuoto, per il tempo che non ti verrà più restituito negli anni persi. Pensi, poi, di dover essere migliore di chi ti ha lasciato. Un monito, il tuo, che costruisci ogni giorno per evidenziare meglio la differenza e le distanze che si creano con l’abbandono. Certo, puoi fare quello che ti pare. Inseguire la speranza, che a volte confonde le idee, o camminare con il pensiero che non puoi sempre guardarti indietro come un ladro in cerca di una via di fuga. È vero, ti è stato tolto molto, rubato la gioia e spezzato il cuore. All’inizio non capirai, poi saprai farti uomo nell’età di un bambino. Sarai e vorrai essere tutto quello che non hai respirato con il fiato della sorpresa guidato dagli occhi che avrebbero dovuto posarsi sempre sul tuo viso per incoraggiarti e proteggerti. Invece, hai conosciuto la metà di quell’amore che è stato grande abbastanza anche per due.

In Storia di un padre illegittimo di Ivan Schena vivi il dolore di un ragazzo che ha conosciuto il padre a diciassette anni. Senti addosso anche la certezza che ha conquistato dopo anni di dubbi, di crolli emotivi che si sono infranti sulla scogliera del silenzio. E quando si è fatta avanti la voce dell’assenza con il suo carattere burbero, marcio, egoistico, ha sminuito ed umiliato il figlio. Il protagonista ha saputo assolversi nelle paure, rendere sfuocato e lontano l’amaro che il padre gli vomitava addosso. Lui, il figlio, ha mantenuto la gentilezza nell’animo e l’amore nel cuore perché ha conosciuto la bellezza che gli è stata insegnata dall’altra metà presente. La madre.

Delicata la prosa. Evocativa la narrazione. Il lettore sente e respira la storia come se la vivesse in prima persona.   

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.