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“I segreti di una principessa” di Lorenzo Borghese | RECENSIONE

Recensione

L’infelicità si muove come un palloncino senza presa. Quando trova il suo spazio si prende pezzetti dell’anima che rinuncia alle difese. Pararsi innanzi all’infelicità sbarrandole la strada è una cosa che si può fare. Riuscirci, invece, è tutta un’altra storia. Quando si abbassano le barriere, che servono per proteggerci, cessano i filtri. L’umore è condizionato da ciò che entra senza essere desiderato, voluto, cercato. Se sei forte, accusi il colpo ma lo affronti. Ti rialzi. Se, invece, vivi troppe cose insieme e ti perdi per qualcosa che non riesci a gestire sprofondi nell’infelicità. Essa con sé porta altroe quando attecchisce a lungo nell’animo corrode addirittura la voglia di farcela. È silente l’infelicità, per questo più pericolosa. Si pensa, anche, di boicottarla con l’euforia. È proprio in quel momento che agisce con più decisione, che si insinua con più fermezza facendo soccombere chi ha pensato il contrario. Lo sfavilliodell’anima dura attimi, ma l’infelicità può prenderne possesso durando più tempo. Occorre anche comprendere la natura dello stordimento emotivo senza additare sempre la colpa all’infelicità, che avrà il suo peso, ma non è la misura da prendere per rimettersi in piedi.

In I segreti di una principessa vita scandalosa di Paolina Borghese di Lorenzo Borghese entri nel privato di una donna senza decenza, impetuosa, ipnotica, ribelle, capricciosa e infelice. Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, è una donna bellissima. Il suo fascino spinge i suoi tanti amanti alle imprese più folli. Conquista il principe Camillo Borghese. A Parigi è chiacchieratissima, ma Borghese la sposa ugualmente portandola a Roma. Il loro è anche un matrimonio di Stato, voluto da quello pontificio ed imperiale. Le rigide regole sociali mettono a dura prova il carattere di Paolina che è un’anticonformista. Per il principe Camillo, Paolina non ha né dignità ne decenza. Ha solo passione. E il coraggio nel difendere sino alla fine le sue passioni la renderanno un’eroina indimenticabile.

Affascinante il romanzo storico. Lo stile è intenso e dal ritmo incalzante. La prosa è avvincente, sensuale quanto la protagonista dell’Italia dell’Ottocento.  

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.