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“Col fumo negli occhi” di Daniela Ginex | RECENSIONE

La sicurezza fa dormire sonni tranquilli. Mette anche le bende agli occhi. La garanzia della tranquillità, economica, sociale e personale, fa perdere la visione dei contorni. Si perdono, così, molte cose soprattutto le sfumature che rivelano tutto quello che si nasconde e si racconta per convenienza. Più le cose stanno sotto gli occhi e meno si vedono. Adagiarsi sugli allori è un rischio pericoloso. La pigrizia può mettere al tappeto la chiarezza delle situazioni. È così che salta fuori l’imprevedibile. I segreti, interrati da silenzi e complicità, a volte si rivelano come fulmini che squarciano la sicurezza che non ha mai conosciuto ombre, sebbene la vita porti con sé chiaroscuri evidenti. L’inimmaginabile, quando si presenta, spariglia le carte infiammando animi e rompendo equilibri. Basta una diceria, una ripicca, per raccontare ciò che è stato tenuto nascosto anche per lungo tempo. L’onta della vergogna quando di mezzo c’è il disonore, che riguarda soprattutto famiglie perbene, blasonate, importanti, travolge tutti. Indistintamente. Chi più e chi meno, ognuno pensa a salvare faccia e denari, se ci sono. C’è sempre qualcuno che si avvantaggia della situazione e qualcun altro che perde la sicurezza tanto ostentata. E ogni cosa perde il suo colore e la sua sostanza. Alla fine, le sfumature diventano dettagli precisi e ogni cosa viene inserita nei giusti tasselli fino a rimproverarsi del proprio insano disinteresse per ciò che la vita offre e toglie. 

In Col fumo negli occhi di Daniela Ginex entri nel passato della baronessa Matilde Regalbuto. La donna, zitella, ricorda una brutta storia dall’inizio. Lei, che da bambina aveva conosciuto i primi successi da petite jolie, è legata al fratello Michele. Lo adora, gli vorrebbe stare sempre appresso e lui per la sorella stravede. È un ragazzo brillante, ha il vizio del gioco e rimane infermo per moltissimi anni. Matilde, che si è presa cura di lui, scopre un grande segreto che lo riguarda. 

Il romanzo è meraviglioso. Tutto è formidabile, prosa e storia hanno una potenza incredibile. La narrazione è un piacere per come scorre sui fogli. Il libro è impeccabile in ogni suo aspetto. 

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.