LIBRIUNO SGUARDO SU...

“Una notte piena di luce” Armando Lucas Correa | RECENSIONE

Il buio restituisce la maternità della propria figura. La notte è un’ottima alleata per quanti si riappropriano della libertà di essere esattamente ciò che sono. Scelgono di essere invisibili anche se attirano l’attenzione di sguardi distratti. Gli occhi pericolosi, nutriti da insani pregiudizi, possono innescare una violenta miccia rovinando così la vita degli oppressi. L’esistenza dei perseguitati è un continuo travaglio di paura, di sofferenza. Resiste chi ha un obiettivo. Salvare i propri figli spinge coloro che sono condannati alla fine di tutto a continuare a trascinarsi nella quotidianità con un pensiero costante che porta un dolore ancora più grande. La salvezza, nei casi più tragici, sta nell’abbandono. Separarsi dai figli, sangue del proprio sangue, è terribile. A volte le decisioni più atroci hanno la firma dell’amore. Sapere i propri figli al sicuro riscatta le madri dalle pene dell’anima, non certamente dal dolore che vivrà con loro per sempre. Poi, puoi anche lasciarti andare stremata dall’ossessione di una distanza definitiva. Prima, però, soffi qualche parola a voce o su carta che possa appartenere alla nuova pelle della tua prole. 

In Una notte piena di luna di Armando Lucas Correa conosci la vita di più donne, madri e figlie, che hanno vissuto sulla propria pelle la differenza fisica e caratteriale in un’epoca in cui essere diversi rappresentava un difetto da eliminare con la stessa vita. Tutto parte da Ally, una giovane scrittrice tedesca che si è innamorata di un musicista di colore dal quale ha avuto una figlia, Lilith. Sono tempi difficili i loro. Il nazismo impone le regole della superiorità della razza ariana. Gli impuri sono in pericolo e Lilith lo è. Ally, per salvare la figlia, è costretta ad una scelta che rimpiangerà per tutta la vita. La storia, a distanza di anni e di luoghi, si ripete in modo diverso. Ancora una volta una decisione drastica, porta Lilith, ormai una donna bella e matura, a salvare la propria figlia. Saranno le discendenti di Ally a ricostruire la storia della propria famiglia, di scavare nel passato, di riportare alla luce la storia di un amore sbocciato tra le ceneri di una guerra e distrutto tra le fiamme di una rivoluzione. 

Il romanzo è strepitoso. La storia è toccante, commovente, coraggiosa, costruita con grande maestria. La scrittura è pura, dolorosa ed emozionate.  

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.

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