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Intervista ad Angelo Iannelli: “Il Sorriso e l’Allegria le armi per sconfiggere la Pandemia”

Angelo Iannelli, ambasciatore del sorriso fra poesia e impegno sociale

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Il protagonista di questa intervista esclusiva è Angelo Iannelli, uno scrittore, un attore, fondatore della Paranza Vesuvius, interprete de “Pulcinella”, Ambasciatore del Sorriso, un’anima votata al Sorriso e all’Allegria. In questi giorni ha pubblicato il suo secondo capolavoro letterario dedicato alla Pandemia, intitolato “Pandemia Seconda Ondata: Rabbia e Confusione – La sfida di Pulcinella”, prodotto per Albatros edizioni, che racconta della sua esperienza vissuta durante la pandemia come la rabbia del popolo, della scuola, dell’emergenza sanitaria ed economica. Definire con un unico appellativo Angelo Iannelli è davvero impossibile in quanto convivono in lui mille identità che lo rendono un artista poliedrico a 360°. Pulcinella ci ha raccontato con passione cosa l’ha spinto a realizzare il suo ultimo capolavoro letterario.

“La Pandemia sapite chere? Perepe! Perepe! Perepe!”

(Angelo Iannelli)

Scopriamo insieme le sue curiosità!!!

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Ciao Angelo, eroe simbolo della Pandemia, hai raccontato questa seconda ondata pandemica con minore motivazione vivendo anche tu un momento di spensieratezza. Come mai questo sentimento di smarrimento rispetto alla forza mostrata nella prima ondata?

Come molte volte si dice anche gli eroi hanno un cuore e che spesso cadono nella loro fragilità, debolezza e umanità. Quello che poi è successo a me in questa seconda ondata pandemica, vivendo un momento di spensieratezza tramutato in un momento depressivo e se non fosse stato per l’impegno di questo libro anche io sarei crollato psicologicamente. Posso dirti che grazie allo strumento creativo della scrittura e al dialogo frequente con molti amici ho ricavato questo benessere psicologico e senso di forza che mi hai aiutato.

Come cita il titolo del libro “Pandemia Seconda Ondata: Rabbia e Confusione – La sfida di Pulcinella” prevale in te il senso di rabbia. Da cosa nasce tale sentimento?

Mentre nella prima ondata pandemica, arrivata direttamente dal laboratorio cinese di Wuhan, vi era il senso di questa tempesta improvvisa che ha sconvolto la vita di tutti ma noi ci siamo uniti con lo spirito di affrontare questo mostro invisibile del Covid-19 con molti flash mob sui balconi con tanta voglia di cantare da parte della gente, come la canzone “Abbracciame” di Andrea Sannino. Invece in questa seconda ondata pandemica si è sentito un vuoto totale, dominato da un silenzio spaventoso in tutti noi e con un lasciarsi andare al senso di rabbia. Infatti, proprio il titolo di questo libro sottolinea la seconda ‘guerra’ sanitaria dove ancora una volta ci siamo fatti trovare impreparati e ancora una volta la politica ha sbagliato con i tempi portando nuovamente all’emergenza sanitaria con molte scene già viste nella prima ondata pandemica come i molti ricoveri ospedalieri, le file interminabili per il tampone o scambi di tampone non sapendo il risultato esatto per molte persone.

Secondo te si poteva fare meglio dal punto di vista sanitario per contenere il virus, dopo l’iniziale disfatta?

Secondo me bisognava investire di più sulla sanità e aggiornare la comunicazione al personale sanitario fatta sempre con ritardo. Come si suol dire una sanità allo sbaraglio e si avrebbe dovuto tener conto della prima ondata pandemica che è stata più breve e letale, ma invece è emerso ancora una volta il problema italiano della prepotenza e degli interessi. La cosa più importante è che non siamo riusciti a guardarci negli occhi e a sentirci pronti ad affrontare con uno spirito diverso questa seconda ondata pandemica che addirittura per molti era solo largamente anticipata nella narrativa. Un Pulcinella che addirittura si è tolta la maschera per guardare negli occhi della politica i prepotenti e per mettere a nudo la verità.

Non pensi che il paese si sia ammalato non solo di Covid ma anche di depressione a causa del terrorismo mediatico delle notizie che arrivano e del teatrino politico?

Si è vero e il mio nervosismo nasce dal mancato senso di responsabilità tra Governo, Regioni e Comuni senza mai un accordo concreto per gli interessi dei cittadini con squilibri e attacchi frequenti fra di loro come non citare il teatrino politico tra il Sindaco De Magistris e il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Sicuramente il dialogo sarebbe stato di fondamentale importanza soprattutto in questo momento e non far prevalere la fame di potere per le prossime elezioni politiche regionali senza pensare a quello che poteva accadere. E adesso ritornerà la terza ondata pandemica senza avere le soluzioni concrete per affrontarla. Ormai il nostro paese è in ginocchio con intere famiglie e senza neanche pensare più all’amore ma sembriamo solo una serie di bufali inferociti che vorrebbero delle risposte sul nostro futuro. Uno squilibrio economico che cita sempre “i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri”. Questo covid-19 ha interessato interi settori economici come quello della ristorazione, dello spettacolo, del teatro, del cinema e del turismo.

Hai affrontato nel tuo libro tanti temi come quello della scuola, della tensione sociale, del sistema sanitario e dei vaccini. Quale è la tua speranza?

La mia speranza è che la politica si rafforzi e far rivedere all’Italia la luce facendola fuoriuscire da questo tunnel e guardandoci di più negli occhi senza accoltellarci tra di noi e soprattutto nella politica. A me fanno paura sinceramente i continui compromessi politici con tanti giochi di potere. Infatti, ci sentiamo sempre più depressi proprio a causa dei continui problemi legati alla Pandemia.

Il tuo Sorriso è sempre il fiore all’occhiello nelle tue innumerevoli iniziative solidali. In molti si aspettano di nuovo la tua ascesa per ridare la Speranza alle persone colpite e agli “invisibili”?

Noi cerchiamo sempre di donare un Sorriso agli altri ma a volte sono proprio gli “invisibili” a darci lezioni di vita e il vero senso di responsabilità. Non a caso sono il primo ad aver creato due grandi eventi per queste persone meno fortunate come le due edizioni de “Eroi del Sorriso” sia nella prima sia nella seconda ondata pandemica. Nonostante la mia preoccupazione che questo virus ci faccia compagnia ancora per molto tempo e tanti giorni di sofferenza, io voglio parlare di un solo concetto “normalità” attraverso il Sorriso e l’Ironia investendo di più sul sistema sanitario e sulla scuola, ed affidandomi alla scienza per il vero volto del nuovo mondo. Un progetto concreto che ho voluto che si avverasse è stato quello della realizzazione del Calendario di Pulcinella da poter affliggere ognuno nelle proprie case e ricordando che la maschera napoletana sarà sempre pronta a scendere in campo per riscattare il mondo del sociale. Insomma un Pulcinella che è diventato più umano e generoso sbeffeggiando la classe politica.

In conclusione cosa bolle in pentola dopo questa bella esperienza letteraria. Ci sono nuovi progetti nella cassettiera dei tuoi sogni?

Dopo questa esperienza letteraria dei due libri dedicati alla Pandemia, assolutamente da leggere perché raccontano un momento storico particolare, vi è l’intenzione di continuare questo viaggio della Pandemia nelle scuole ove ben presto inizierò dalle scuole primarie del basso Lazio. Altri progetti in cantiere come il Party del Sorriso, giunto alla quarta edizione, quello del Carnevale che ogni anno organizzo, e il Premio Ambasciatore del Sorriso. Tutto dipende dall’evolversi dalla situazione dell’emergenza sanitaria.

Giuseppe De Carlo

De Carlo Giuseppe, classe 1980, laureato in Controllo Qualità indirizzo industriale farmaceutico e appassionato nel giornalismo scientifico e del mondo dello spettacolo. Dal 2018 iscritto all’Ordine dei giornalisti della Campania.