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Carl Brave, una “migrazione” coraggiosa nella sua amata Roma | REPORTAGE

Brave, o quasi: Carlo Luigi Coraggio, in arte Carl Brave, ha sicuramente sentito l’emozione della “migrazione” in tour davanti alla sua gente, radunata lo scorso venerdì all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone nel contesto del “Roma Summer Fest”. Una sensazione lecita, se derivi da un silenzio live di 2 anni e da tutto quel fattore contestuale che ha caratterizzato l’epoca pandemica, che il noto rapper romano ha però provato a smorzare col suo anagrafico coraggio, a colpi di “cinque” ai fan in prima fila e con le corsette orizzontali lungo il palco della Cavea. Già a partire dal lancio in itinere durante la sua ultima hit “Biscotti“, contenuta nell’album uscito un mese fa “Migrazione” (s.p.q.r Music/Columbia Records/Sony Music Italy), Carletto si è paracaduto sulla folla assieme alla sua numerosa band, composta da ben 11 elementi. Un supporto sonoro, ma al tempo stesso psicologico per lui, capace di presentarli ripetutamente nel corso del live, a compensazione di quei monologhi che ha scelto di non usare. Ad aiutarlo poi sono stati proprio questi suoi brani che, svestendosi nell’ultima fase di una tremenda leggerezza a favore di un’analisi più intima e profonda, raccontano parimenti quello che prova ora e quello che Roma rappresenta adesso per lui. E’ bastato insomma un “Grazie Roma” per ingraziarsi una platea giovanile che non lo ha abbandonato.



Lo si vede infatti dai ragazzi che urlavano durante le storiche “Noccioline” e “Chapeau” e che ballavano sui nuovi pezzi, felici e lieti di un ritmo serrato da ben 30 brani che rimanda alle quotidiane playlist dentro le nostre cuffiette. Il tempo delle parole è stato letteralmente lasciato “dietro le quinte”, quando i fan più sfegatati lo hanno circondato fuori dal camerino per bersi una birra insieme, scambiarci due chiacchiere e dedicargli in coro le sue canzoni più iconiche. Sul palco invece l’abbraccio è giunto da Mara Sattei, con la quale ha duettato sulle note della nuova hit “Roma è sempre la stessa” e la precedente “Spigoli”, Pretty Solero della “lovegang126” sulle note di “Scarabocchi” e infine da Noemi con la quale ha cantato “Makumba” fino a trasformarlo in un mantra per l’intera platea.



Insomma Carl Brave ha dimostrato di voler cantare – anche al di sopra del solito ‘autotune’ – e voler rivedere negli occhi il suo pubblico locale, senza troppi artifici retorici e autoreferenziali, scaraventando le logiche da palco – come dimostra la ‘finta chiusura’ a 10 brani dall’effettivo ending e i mancati cambi d’abito- per un racconto integro, sincero e e coerente di un ragazzo ormai ultra 30enne.


Di seguito i prossimi appuntamenti dove potrete vedere Carl Brave dal vivo:

1 agosto – GALLIPOLI (LE) – Parco Gondar

2 agosto – PATTI (ME) – Indiegeno Fest

5 agosto – TERMOLI (CB) – Piazzale del porto

11 agosto – MONTE URANO (FM) – Bambù Festival 

12 agosto – CASTIGLIONCELLO (LI) – Castiglioncello Festival 

 16 agosto – DIAMANTE (CS) – Teatro dei Ruderi

20 agosto – GAETA (LT) – Arena Virgilio

26 agosto – SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) – Piazza del Popolo

Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).